Artist: Niccolò Porpora
Niccolò Porpora's lyrics & chords
Porpora was born in Naples. He graduated from the music conservatory Poveri di Gesù Cristo of his native city, where the civic opera scene was dominated by Alessandro Scarlatti. Porpora's first opera, Agrippina, was successfully performed at the Neapolitan court in 1708. His second, Berenice, was performed at Rome. In a long career, he followed these up by many further operas, supported as maestro di cappella in the households of aristocratic patrons, such as the commander of military forces at Naples, prince Philip of Hesse-Darmstadt, or of ...read more
Sopra il suo stelo Quando un fallo è strada al regno Se i rai del giorno Moderato Presto Amor a te mi lega Di scitalce il rifiuto Alleluia Dicea clori a filen Voi non sapete quanto Amico in rivederti Sentirsi dire dal caro bene Aurette leggere Quel cauto nocchiero Quis mihi hoc tribuat Taedet animam meam Responde mihi Memento mei deus Ove son? chi mi guida? Mi proverà spietato Qual timidetta Fileno abbandonato La pastorella lascia la villa Se intende sì poco La principessa udisti? ella superba Conoscerai fra poco Tu mi disprezzi ingrato Il ciel mi vuole oppresso Basta la mia dimora? e fin a quando Vuoi dirmi lo so Non so se sdegno sia Olà; sappia tamiri Inutile furor O qual rossore avranno Saper bramate In lucido cristallo aureo liquore Aria Il mio bene è in periglio Signor fuggiamo Che ardir? che tradimento è questo? Viva lieta e sia regina Come imponesti Da me che volete Ma qual astro benigno La bella mia nemica Perfidissima donna Homo natus de muliere Jerusalem convertere ad dominum deum tuum Pelli meae consumptis carnibus Credo quod redemptor meus vivit Si inquitates observabis domine Vorrei tanto rigor Questa dunque è la selva Nei campi e nelle selve Non ebbi mai più fortunato giorno Reggi su questo braccio Ruscelletti limpidetti Scala inventata da don nicola porpora Mio bel medoro Costesti tuoi si strani dogmi Terra è questa Domine secundum actum meum Heu mihi domine Non così mite un giorno A custodia matutina In caelo stelle clare fulgescant De profundis clamavi Quia apud te Fiant aures tuae intendentes Di dolce ardor vedrete Manus tuae fecerunt me Care deus cordis amantis Dal povero mio core Domine quando veneris Ha scogli e rie procelle Qui lazarum resuscitasti Ma se forse ritrosa la trovaste Ninfe e pastor che al bel sebeto in riva Riconosco in voi Io son la sola Celeste forza
